Il percorso didattico nel Parco Archeologico ci permetterà di capire la stratificazione della città, dai primi insediamenti peuceti, alla più importante città magno greca con la sua imponente cinta muraria. Tutto l’abitato è cinto di quattro circuiti murari concentrici, perlopiù ancora visibili. La prima cinge l’acropoli, ed è della seconda metà del IV sec. a.C. La seconda, coeva, è dotata di una porta e racchiude quartieri abitativi nella parte verso valle; rivela, inoltre, tecniche edilizie greche. La terza e la quarta sono degli inizi del III sec. a.C.; l’una rinforza l’acropoli, mentre l’altra racchiude tutta l’area dell’abitato, cingendo una superficie in realtà molto più grande di quanto la città non fosse realmente: all’interno delle mura erano lasciate, cioè, zone non urbanizzate, funzionali all’accoglimento della popolazione delle campagne e degli animali in caso di guerra, ed a coltivazioni in caso di lunghi assedi. Interessantissimo l’uso funerario: le necropoli sono tutte extraurbane, ed ospitano tombe a partire dal VII sec. a.C., con materiali però anche più antichi, come vasellame greco di metà VIII sec. a.C.; ciononostante, coerentemente con l’uso funerario apulo, non mancano esempi di sepolture dentro la città, nei giardini delle abitazioni o negli spazi tra esse nel caso degli adulti, sotto il pavimento delle case nel caso dei bambini.

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